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Attualità mercoledì 18 maggio 2016 ore 17:48

Un laboratorio urgenze per l'ospedale

Questa struttura potrà consentire, grazie a strumenti all’avanguardia, l’esecuzione di analisi chimico-cliniche vicino alla sede di cura del paziente



BARGA — Il progetto presentato in questi giorni dal dottor Romano Mattei, direttore del Laboratorio Analisi dell’ambito territoriale di Lucca dell’azienda Usl Toscana Nord Ovest prevede infatti al San Francesco la presenza di un moderno e qualificato punto di riferimento laboratoristico (Point of Care Testing - Poct).

La vicinanza con la struttura di cura potrà assicurare un risultato disponibile immediatamente o comunque in un lasso di tempo molto breve, per consentire ai clinici una diagnosi immediata ed una tempestiva decisione terapeutica.

La rapidità di risposta è la prima ragione d’essere di un Pct e le applicazioni iniziali saranno per questo concentrate su parametri indispensabili alla gestione del paziente critico (emocromo, elettroliti, glucosio, etc.). 

La qualità delle analisi svolte in tale punto sarà la stessa delle analisi effettuate nel laboratorio clinico di riferimento aziendale, che sul territorio dell’ex azienda Usl 2 è quello presente all’ospedale San Luca di Lucca.

La gestione degli strumenti presenti a Barga sarà sotto la responsabilità del laboratorio clinico di riferimento e dovrà rispettarne il rigoroso sistema qualità riconosciuto ed utilizzato. Il progetto, che verrà attuato entro breve, dopo la formazione del personale, comporterà notevoli miglioramenti nell’attività e vantaggi per i clinici e per i cittadini. 

Resterà invariata l’organizzazione per gli esami di routine, che, come avviene già da molti anni, continueranno ad essere trasferiti nel laboratorio principale, ma aumenterà la rapidità di risposta in emergenza e verranno garantiti anche esami aggiuntivi.

È prevista inoltre l’istituzione, nel blocco operatorio, di un tromboelastografo a gestione esclusivamente medica. 

Si tratta di uno strumento che nelle emergenze emorragiche permetterà di studiare tutta la cascata della coagulazione (fibrinogeno eccetera) e rappresenterà quindi un importante valore aggiunto.

Per raggiungere questi importanti obiettivi verrà costituito un pool unico di tecnici di laboratorio-centro trasfusionale, in grado - dopo l’adeguata formazione in corso - di gestire tutte queste attività.


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