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Elezioni 2020 sabato 18 luglio 2020 ore 12:13

Galletti per una filiera toscana della birra

Chiara Gagnarli e Irene Galletti (M5s)

“Contributi agli agricoltori per creare una filiera 100 per cento toscana” dice la consigliera e candidata a governatrice della Toscana per il M5s



PISA — “La birra toscana attualmente in commercio è prodotta entro i confini regionali, ma le materie prime provengono da fuori. Questo perché manca una filiera produttiva che coinvolga agricoltori, trasformatori e produttori in un unico grande consorzio della birra artigianale toscana" ha osservato Irene Galletti, candidata del Movimento 5 stelle alla presidenza della Regione Toscana, che venerdì ha visitato una serie di birrifici artigianali, tra Pietrasanta, la Garfagnana, Pisa e Livorno.

Galletti è stata accompagnata nella visita dalla parlamentare pentastellata Chiara Gagnarli e da alcuni candidati locali al Consiglio regionale, Luca Lauricella, Leonardo Apolloni e Alessandra Rossi.

"Anche in questo campo - ha proseguito Irene Galletti -, la Regione si è dimostrata incapace di innovare, ma cambiare passo è possibile. Dallo scorso anno sto lavorando a una legge regionale che istituisca contributi per la creazione di una filiera della birra 100% made in Tuscany e, subito dopo le elezioni, la presenterò in Consiglio regionale. Si tratta di un’eccezionale opportunità di sviluppo per un settore capace di creare posti di lavoro e di fare innovazione produttiva. Un settore solido, che può godere di un mercato talmente radicato, sia come vendita al dettaglio, che attraverso i birrifici, in grado di rimanere in piedi nonostante la crisi post Covid”.

“Il lavoro che faremo in Regione – ha concluso la candidata del M5s – fa il paio con quanto già fatto dall’onorevole Gagnarli a livello nazionale, che ha previsto in legge di bilancio un taglio del 40% delle accise sulla birra. E questo ha determinato la creazione di nuovi posti di lavoro. Il nostro obiettivo, invece, è quello di garantire agli agricoltori i contributi necessari all’acquisto di macchinari per la maltazione dell’orzo e, in generale, all’innovazione dei modelli produttivi. Per aumentare al massimo quantità e qualità delle materie prime. Ecco perché, mentre le altre Regioni hanno legiferato per realizzare un disciplinare partendo dal prodotto finito, noi intendiamo ribaltare il paradigma, partendo dalla filiera per ottenere una birra 100% toscana. Altro che filiere minori. Il futuro è qui”.


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